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Domenica, 25 Marzo 2018 09:00

Andrea Cabassi, scrittore - Intervista In evidenza

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Andrea Cabassi non ama le etichette: la sua vita è un foglio bianco e lui ha mollato tutto per decidere di scrivere la sua storia.

Per Andrea, "inseguire i propri sogni è indispensabile" e lui lo sta facendo: con Patamu ha tutelato il suo libro "Permettimi di insistere. Ho cambiato vita a 40 anni" e ha lanciato su Eppela la sua campagna di #crowdfunding per essere liberamente l'editore di sé stesso e raccontare la sua storia.

Questa, la sua intervista dedicata per #diconodipatamu:

Ciao Andrea, parlaci di te, cosa fai nella vita?
Ciao! Fino a poco tempo fa lavoravo per un’azienda a Dubai, poi mi sono licenziato e ho iniziato ad andare in giro per il mondo. Per me questa fase della mia vita rappresenta un vero e proprio periodo di stravolgimento.

Hai di recente scritto un libro, di cui stai realizzando una campagna di crowdfunding su Eppela per essere autore ed editore di te stesso, Permettimi di insistere. Ho cambiato vita a 40 anni. Ti definiresti uno scrittore?
Non avrei una definizione adatta a me. Ho fatto per dieci anni teatro, ho suonato in una band, sono appassionato di fotografia. Ora ho scritto il mio libro, viaggio e probabilmente continuerò a farlo finché mi andrà e scriverò ancora.

Cosa significa per te questo cambiamento, seguire le tue passioni, la tua creatività?
Inseguire i propri sogni è indispensabile. Spesso si evita di realizzare un cambiamento perché abbiamo paura. Ma col tempo ho compreso che ognuno può fare molto di più, può essere molto di più: la parte più difficile di questa scoperta è decidere di esserlo.

Voler esprimere la tua ricerca creativa ti ha portato a voler tutelare ciò che hai prodotto. Come ti trovi con Patamu?
Personalmente bene. Ho scoperto per caso Patamu e devo dire che è un modo intelligente di tutelare il proprio lavoro. Un’opzione rapida, il miglior compromesso per qualità.

Cos’altro tutelerai su Patamu?
La mia vita è un foglio bianco. Una volta completato il crowdfunding pubblicherò il mio libro, lo spedirò ai miei sostenitori e partirò, senza programmi. Lì capirò poi cosa fare. Lo dico sempre anche nel mio libro: se non sei felice dove sei, spostati.
Se devo pensare al mio futuro tuttavia so che dovrei occuparmi del mio personal branding per potermi presentare e condividere le mie esperienze, per cercare di vivere con quel che faccio. Al momento ho una pagina Facebook (Andrea Cabassi - al strajè 2.0) e penso di realizzare a breve un blog.

Letto 1338 volte Ultima modifica il Lunedì, 09 Aprile 2018 10:17
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