A seguito del parere inviato a Camera e Senato dell'AGCM che si esprime a favore dell'abolizione del monopolio SIAE, pubblichiamo il testo integrale dell'esposto presentato da Patamu all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 10 Ottobre 2015.
A pochissimi giorni dalla votazione anche in senato della delega al governo per la ricezione della direttiva Barnier, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dice la sua sul monopolio SIAE, rispondendo all'esposto presentato da Patamu nell'Ottobre 2015 per violazione del libero mercato, e della circolazione dei servizi. E lo fa dando ragione (piena) a Patamu su tutti i punti, e prendendo nettamente posizione contro il monopolio SIAE, in due brevi pagine che sono destinate a cambiare la storia della produzione culturale in Italia.
Milano, 26 Maggio 2016 - Patamu.com, startup nata e residente in Italia, con all’attivo già 10.000 artisti iscritti e 25.000 opere depositate, sfida il monopolio della SIAE aggiungendo tra i suoi servizi anche quello per l’intermediazione del diritto d’autore, proponendosi quindi come una reale alternativa alla Società Italiana Autori ed Editori.
Fino ad oggi, Patamu ha offerto ai suoi artisti i servizi di protezione dal plagio delle opere, di assistenza legale sulle tematiche del diritto d’autore e di autoriscossione del diritto d’autore, senza però poter fare intermediazione diretta a causa della legge del 1941 che sancisce il monopolio della SIAE.
Gentile Ministro Franceschini,
sono Adriano Bonforti, fondatore della startup Innovaetica, che gestisce la piattaforma Patamu.com per la tutela degli artisti e delle loro opere d'arte.
Ho ascoltato la sua audizione del 30 Marzo scorso presso le Commissioni riunite Cultura e Politiche UE, ed ho avuto modo di apprezzarne alcuni punti in particolare, come la sua attenzione alla tutela del diritto d'autore, ed in particolar modo alla tutela dei diritti dei giovani.
Per questo motivo, essendo il fondatore di una piattaforma che ad oggi conta quasi 10.000 artisti iscritti (di cui la maggior parte sotto i 35 anni) che hanno già depositato 25.000 opere, chiedo che anche i loro diritti vengano tutelati, ed anche la loro voce venga ascoltata, visto che hanno scelto di affidarsi ad una realtà diversa rispetto alla SIAE.