Oggi è un giorno importante per Patamu: nasce infatti l'osservatorio per far sì che la direttiva Barnier venga recepita ed applicata anche in Italia a partire dal Febbraio 2016, come previsto dalla legge.
La direttiva Barnier è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo nel 4 Febbraio 2014, ma gli stati membri hanno due anni di tempo per adeguarsi. Tra le tante novità della direttiva, un mercato più aperto - con dunque più possibilità di scelta per gli artisti - ma soprattutto l'obbligo per tutte le collecting societies di permettere ai propri autori anche l'utilizzo delle licenze Creative Commons, oltre al copyright tradizionale, come Patamu fa già da tanto tempo.
Una delle preoccupazioni maggiori dell’autore di un’opera creativa è quella di tutelarla dal plagio. Su Patamu la tutela delle opere è istantanea e viene effettuata attraverso la marcatura temporale, un procedimento con valore legale che permette di attribuire data ed ora certa ad un documento informatico contenente al suo interno un'opera di ingegno, tutelandone l’autore dal plagio. Il servizio si rivolge ai creativi di opere musicali, giornalistiche, scientifiche, informatiche, letterarie, culinarie ed in generale a chiunque sia interessato a tutelare una propria idea creativa. |
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Un piccolo approfondimento legale...
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Patamu è una giovane startup innovativa 100% fondata in Italia, tra le pochissime cui sia stata riconosciuta la vocazione sociale, e che ha già ricevuto alcuni premi, tra cui il premio “Inventare il Futuro” per l’innovazione sociale dell’Università Alma Mater di Bologna ed il premio “Fondo per la creatività” della Provincia di Roma.
Nasce per rispondere al bisogno primario degli artisti di tutelare le proprie opere, e lo fa senza imporre vincoli o chiedere esclusive ma cercando di incoraggiare gli autori a diffondere la propria arte dopo averla tutelata, per favorire una maggiore circolazione e diffusione delle opere creative e dunque della cultura.
Il progetto Patamu è portato avanti da un Team fresco e multiculturale, attivo sia in campo artistico che scientifico, che crede nella cultura libera e nella rete come mezzo principale per la diffusione e la crescita delle idee.
Il nostro sogno è che un giorno Patamu diventi un luogo virtuale e fisico, quasi “rinascimentale”, dove incontrare idee fertili per condividere creatività e sapere, e dove gli artisti stessi possano maturare e crescere dal punto di vista artistico ed umano.
Vi segnaliamo un articolo apparso sul New Yorker di recente pieno di spunti interessanti su copyright e proprietà intellettuale, a partire dal paradossale caso giudiziario che vede Rod Stewart accusato di violazione del diritto d'autore per aver pubblicato uno scatto della propria nuca [...]
Questa storia ha talmente dell'incredibile cha mi ha spinto più volte a dubitare della sua veridicità.
Immaginavo un geniale scherzo in cui veri soggetti come Wikimedia o TechDirt, entrambi accesi sostenitori di licenze open, net neutrality e così via, avessero inscenato una falsa querelle sul copyright di una falsa foto. Purtroppo la mia indole complottista ha dovuto ricredersi. A meno di aver mantenuto in piedi una copertura degna di un servizio segreto, la diffusione di articoli disseminati sulla rete da soggetti disparati negli ultimi tre anni, senza che nessuno dubiti dell'autenticità, non mi lascia altra scelta che accettare la storia così come la si racconta in rete. Questi i fatti, secondo il Guardian [...]