Blog Patamu

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GUARDA QUI IL VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA
(l'intervento principale di Adriano Bonforti è dal minuto 12 al minuto 24)

Si è tenuta questa mattina alle 10 presso la Camera dei Deputati la Conferenza Stampa "Direttiva Barnier, Monopolio SIAE: cambiare tutto per non cambiare niente?", organizzata dall On. Cristian Iannuzzi, con il fondatore di Patamu Adriano Bonforti, l'avvocato esperto di diritto d'autore Simone Aliprandi, ed il musicista ed organizzatore di eventi Andrea Caovini.

Pubblicato in Osservatorio Barnier

Oggi è un giorno importante per Patamu: nasce infatti l'osservatorio per far sì che la direttiva Barnier venga recepita ed applicata anche in Italia a partire dal Febbraio 2016, come previsto dalla legge.

La direttiva Barnier è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo nel 4 Febbraio 2014, ma gli stati membri hanno due anni di tempo per adeguarsi. Tra le tante novità della direttiva, un mercato più aperto - con dunque più possibilità di scelta per gli artisti - ma soprattutto l'obbligo per tutte le collecting societies di permettere ai propri autori anche l'utilizzo delle licenze Creative Commons, oltre al copyright tradizionale, come Patamu fa già da tanto tempo.

Pubblicato in Eventi
L'italia unita dal Sud al Nord, dall'Ovest all'Est, per dire: "SIAE? No, grazie!"

 

Pubblicato in Copyleft e copyright

Oggi 4 Febbraio 2014 il Parlamento Europeo approverà in via definitiva la Direttiva del Parlamento e Consiglio Europeo su gestione collettiva di diritto d'autore e diritti connessi, e licenziamento multi-territoriale dei diritti nei lavori musicali per gli usi on-line all'interno del mercato unico (Collective management of copyright and related rights and multi-territorial licensing of rights in musical works for online uses in the internal market). 
La proposta di legge è molto interessante e merita di essere approfondita sotto vari punti di vista, qui ne evidenziamo uno in particolare: l'obbligo da parte delle SGC (le società di gestione collettive come ad esempio la SIAE) di permettere ai propri autori l'utilizzo delle licenze Creative Commons con opzione NC (Non Commerciale).
Detto in parole povere, un iscritto SIAE potrà decidere di rilasciare una delle proprie opere in licenza Creative Commons con opzione Non-Commerciale, senza per questo rinunciare alla riscossione dei diritti per tutte le altre opere o per gli utilizzi commerciali dell'opera rilasciata in Creative Commons. 
Perché è così importante? Uno dei punti che mi trova più critico nei confronti della SIAE è il fatto che un autore, una volta iscrittosi alla SIAE, è obbligato a depositare in SIAE tutte le opere da lui scritte, ed è inoltre impossibilitato a scegliere la licenza di distribuzione più adeguata a quella particolare opera, giacché la SIAE permette l'utilizzo delle opere depositate solo sotto i dettami del copyright tradizionale duro e...

Pubblicato in Uno sguardo all'Europa

Nel Blog di Patamu abbiamo spesso analizzato e messo in evidenza le problematiche che affossano la diffusione e la condivisione dell'arte e della cultura nel nostro Paese, cercando di proporre anche una soluzione quando possibile. Già, ma cosa succede nel frattempo in Europa? Con questo breve articolo, cui ne seguiranno altri sullo stesso tema, vogliamo iniziare ad ampliare lo sguardo oltre i nostri confini nazionali, visto che appare sempre più chiaro ormai che il punto di riferimento per le tematiche del diritto d'autore (e forse per certi aspetti la nostra fonte di salvezza) sta diventando l'Europa.

Uno dei punti che mi trova più critico nei confronti della SIAE è il fatto che un autore, una volta iscrittosi alla SIAE, è obbligato a depositare in SIAE tutte le opere da lui scritte, ed è inoltre impossibilitato a scegliere la licenza di distribuzione più adeguata a quella particolare opera, giacché la SIAE contempla solo il copyright duro e puro.
Questo vuol dire, ad esempio, che se un autore si iscrivesse alla SIAE per la necessità di riscuotere diritti d'autore sul passaggio televisivo di una propria musica, sarebbe obbligato a passare tutto il proprio repertorio in SIAE, trovandosi quindi impossibilitato a rilasciare in Creative Commons una qualsivoglia delle proprie composizioni. Ma in questo caso l'Europa potrebbe venirci in aiuto. Infatti nel 26 novembre 2013 il Parlamento Europeo ha approvato la proposta di legge per una Direttiva del Parlamento e Consiglio Europeo su gestione collettiva di diritto d'autore e diritti connessi, e licenziamento multi-territoriale dei diritti nei lavori musicali per gli usi on-line all'interno del mercato unico...

Pubblicato in Uno sguardo all'Europa
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